giovedì 10 aprile 2008

Péclet?

Si potrebbe dire che è tutto merito degli ornitorinchi.
Mi ha sempre lasciato perplesso il ruolo di un ornitorinco nel nostro ecosistema. Sia ben chiaro, nulla contro gli ornitorinchi, ma sono esseri piuttosto inutili. Non mi compete dirlo, ma non mi spiego come possano incidere in modo determinante nella catena alimentare del loro habitat. E anche fosse, abbiamo vissuto per oltre due millenni senza neanche incontrarne uno qui in Europa: di certo non serviva quindi alla nostra sopravvivenza. Piuttosto curioso provare logicamente la futilità di un ornitorinco.

Da qui sorge automatica una domanda: perché viviamo in un mondo popolato (anche) da ornitorinchi? Che senso ha? A volte ci si pongono delle domande molto più ampie (creazione dell'universo o vita dopo la morte o altre seghe mentali apparentemente senza risposta) e non ci si chiede come mai al mondo ci siano esseri come gli ornitorinchi. Se da qualche parte c'è un piano universale che regola tutto (un altro modo per non chiamare in causa con un parola l'essere superiore per eccellenza [e aggiungo le cattive abitudini della Moglie, ma dettagli]), perché in esso è previsto che queste bestie abitano la Terra? Non servono a nulla a noi umani, non sono neanche buoni da mangiare (nota: questa è una presunzione. No, non ho li ho mai assaggiati) !

E' un pensiero piuttosto blando, ma avvalora l' idea che le cose accadano perché accadono e non per un particolare disegno (o quantomeno è un disegno piuttosto astruso ergo Occam).

Chetz

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